Frammenti in reEVOLution vol.VII: la Reggia di Carditello
ORANGE
reEVOLution è al fianco della reggia di Carditello dal 2012, quando
promuove
una petizione internazionale in 4 lingue, rivolta agli enti pubblici
italiani,
i comuni in primis, per acquistare la reggia, restaurarla, valorizzarla e
riaprirla
al pubblico:
CHIEDIAMO che la REGGIA sia SALVATA dai saccheggi e dall’incuria, che siaRESTAURATA, che sia RIAPERTA al pubblico come museo di se stessa, luogodi esposizioni, raccolte e collezioni d’opere d’arte, e che sia ORGANIZZATOad hoc un PERCORSO CULTURALE dedicato ai 22 SITI e RESIDENZE REALIBORBONICHE in Campania. CHIEDIAMO che sia acquisita da una fondazione, ente o associazione non a scopo di lucro, che abbia nel suo statuto la tutela,salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali. CHIEDIAMO che, qualora non sipresentino per l’acquisto all’asta, fondazioni, enti o associazioni onlus, siaacquisita dalla Fondazione dell'Istituto Banco di Napoli, con sede a Napoli,oppure da una Fondazione non a scopo di lucro collegata al Banco San Paolo-Banca Intesa, che è creditrice nei confronti dell'ente proprietario. Preferiremmo fosse il Banco di Napoli, non per ragioni campanilistiche, ma per un maggiore legame con la storia e cultura dei luoghi, oltre che con il territorio, e non possiamo avere preclusioni di sorta: si tratta di salvare un patrimonio d'inestimabile valore che, se non s'interviene, andrà perduto per sempre!Sarebbe bello se una cordata d'imprenditori onesti potesse salvare la reggia dallo scempio e restituirla al godimento dei turisti italiani e stranieri.
La
petizione è stata pubblicizzata da giornali e radio. Dal 2012 ad oggi la battaglia
di ORANGE reEVOLution per la reggia di Carditello è stata raccontata da tante
voci che ne hanno sempre restituito l’autenticità e la passione. La presidente
dell’associazione ed altri attivisti sono stati intervistati da Radio Crc targato
Italia, RoadTvItalia, Radio Ies Ouverture (Roma) e sono intervenuti in trasmissioni
come L’Emigrante a cura di Luigi Necco in onda su
canale 9, Neapolitans
su canale 21, Atlantide e L’Aria che tira su LA 7, AgoràRai in onda
su Rai 3.
Molte
testale locali hanno testimoniato l’impegno degli Orange per la Real Delizia
borbonica, Interno 18 – Laboratorio di Informazione su tutte ma anche La Repubblica, il
Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano e il Mattino (per
maggiori dettagli si rimanda alla rassegna stampa ORANGE e Carditello
http://orangereevolution.blogspot.it/p/la-reggia-di-carditello-e-gliorange.
html).
Grazie
alla petizione sono state raccolte più di 6500 firme in un mese, attirando
l’attenzione del comune di Cava de’ Tirreni che ne ha approvato tutti i contenuti
in una delibera denominata “La reggia di Carditello
patrimonio di tutti” ed
avente per oggetto l’appello di OR al presidente della Repubblica, al ministro
dei BB.CC., ai presidenti di province e regioni e a tutti i sindaci italiani, alla
Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, alla Direzione regionale del MIBAC ed
alla competente soprintendenza locale, infine alla procura della Repubblica,
per la conservazione del real sito borbonico quale bene pubblico ed
il suo
inserimento, da parte dell’UNESCO, nella lista dei Siti Italiani Patrimonio dell’Umanità.
Il comune di Cava de’ Tirreni ci ha invitato a partecipare al consiglio
comunale per illustrare la vicenda a tutti i consiglieri presenti che hanno
votato con la quasi unanimità la delibera.
Nell’arco
di due mesi ORANGE reEVOLution ha inviato lo stesso appello a mezzo mail
a tutti i comuni campani ed alcuni comuni di regioni limitrofe, ricevendo
l’adesione di 15 enti pubblici, tra cui quella del sindaco de Magistris del comune
di Napoli. L'associazione di salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali
ITALIA NOSTRA ONLUS, una delle più antiche associazioni ambientaliste
italiane, ha pubblicato sul suo sito la scheda di adesione
all’appello
di ORANGE reEVOLution.
Nel marzo
2012 l’associazione ha incontrato a Roma il sotto-segretario del MIBAC
arch. Roberto Cecchi il quale, nello stesso giorno in cui il prof. Lorenzo Ornaghi
visitava il real sito e prometteva di usufruire del diritto di prelazione, confermava
le posizioni del ministro.
ORANGE
reEVOLution ha sempre chiesto chiarezza alla magistratura - come si evince
dall’intervista condotta da Greta Mauro per Atlantide su La7 del maggio 2012 -
affinché indagasse sulla vicenda della fattoria borbonica, sul ruolo della reggia nel
bilancio del Consorzio di Bonifica del Volturno Inferiore, sulla posizione
della regione Campania e sugli anni di fallimentare gestione che hanno
portato la Real Delizia all’asta.
Nell’ottobre
2012, insieme ad altre associazioni operanti sul territorio casertano,
OR ha aderito alla campagna del FAI raccogliendo firme per Carditello
come Luogo del Cuore ma con molte riserve, essendo pochi i siti salvati
dal FAI al Sud, e non molto chiara la procedura con cui sono stati tolti alla
reggia di Carditello ben 1300 voti on-line.
E’ del
marzo 2013 l’appello di OR al Ministro per i Beni e le Attività Culturali finalizzato
all’acquisizione della reggia di Carditello e all’assunzione, da parte del MiBACT
stesso, delle responsabilità che in tanti anni di degrado la politica non si è
mai assunta, né la regione né il Consorzio proprietario del bene. La proposta
dell’associazione partenopea poneva l’accento sull’acquisizione da parte del
MIBACT della reggia, come bene pubblico, e sulla possibilità di
istituire
una raccolta fondi con azionariato popolare per la gestione del complesso, affinché
sia trasparente, aperta, condotta da cittadini e cittadine.
Carditello
è patrimonio di tutti, è la nostra storia, è uno dei 22 siti borbonici campani
che vanno valorizzati in un percorso comune e mai più dovrà essere proprietà
di un ente che non è in grado di occuparsene degnamente. E’
dunque necessario
un serio progetto integrato di restauro e di valorizzazione, che metta
insieme le forze sane della società civile e che punti al recupero del territorio,
usando come motore del riscatto questo gioiello d'inestimabile valore.
Stiamo studiando i fondi europei per la copertura finanziaria del nostro piano
di fattibilità: la parola-chiave sarà eco-sostenibilità.
A giugno 2013 ha inizio il lungo e
florido dialogo con Massimo Bray, a capo del MiBACT
dall’aprile dello stesso anno. ORANGE reEVOLution rivolge al ministro un
accorato appello con la speranza che la questione Carditello possa finalmente
risolversi e la reggia tornare ad essere un bene accessibile a tutti.
Nel novembre 2013 l’architetto Forgione, presidente di ORANGE reEVOLution, ha incontrato la nota storica dell’arte della Soprintendenza Beni Artistici di Caserta Vega de Martini, impegnata nell’attività di coordinamento delle iniziative culturali della soprintendenza e le ha suggerito l'uso di un bando per l'accesso a fondi POR- FESR per la valorizzazione della ‘Quadreria di Carditello’, la collezione della Real Delizia borbonica composta dalle circa 40 opere ritrovate, studiate e catalogate da altre storiche dell’arte della Soprintendenza, come Antonella Diana e Maria Carmen Masi.
Nel novembre 2013 l’architetto Forgione, presidente di ORANGE reEVOLution, ha incontrato la nota storica dell’arte della Soprintendenza Beni Artistici di Caserta Vega de Martini, impegnata nell’attività di coordinamento delle iniziative culturali della soprintendenza e le ha suggerito l'uso di un bando per l'accesso a fondi POR- FESR per la valorizzazione della ‘Quadreria di Carditello’, la collezione della Real Delizia borbonica composta dalle circa 40 opere ritrovate, studiate e catalogate da altre storiche dell’arte della Soprintendenza, come Antonella Diana e Maria Carmen Masi.
Il 9 gennaio 2014 arriva la notizia attesa per due lunghi anni: la reggia di Carditello è stata acquistata dal MiBACT. In occasione dell'apertura straordinaria dell’ 11 gennaio ORANGE reEVOLution consegna a Massimo Bray una lettera in cui chiede di dedicare a Tommaso Cestrone, l’angelo di Carditello scomparso a Natale 2013, la sala d’ingresso della reggia di
Carditello;
di istituire per la reggia di Carditello un percorso che comprenda
i siti reali borbonici in Campania, da inserire in una lista UNESCO; di
trasformare la reggia di Carditello in un centro d’eccellenza per la
ricerca; di invitare a mezzo di avviso pubblico del MIBACT tutti i cittadini e
le associazioni che si sono battute per salvare Carditello, a dare un
contributo con idee ed attività culturali per la tutela e la valorizzazione di
questa incredibile risorsa.
Nel suo
libro “La Reggia
di Carditello, tre secoli di storia tra fasti e feste, furti e aste,
angeli e redenzioni” la giornalista scrittrice Nadia Verdile cita, tra gli angeli
di Carditello, l’associazione ORANGE reEVOLution per la sua passionale battaglia in difesa della Real Delizia borbonica.
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