La Reggia di Carditello è finalmente nostra!

La Reggia di Carditello è nostra: ieri
l'accordo preliminare per cedere la dimora settecentesca al ministero
dei Beni culturali e del Turismo
(leggi l'articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere del Mezzogiorno).
Massimo Bray ha mantenuto la promessa che aveva fatto a tutti noi, che aveva fatto a Tommaso, anche se Tommaso non lo saprà mai.
Abbiamo aspettato a lungo questo giorno ed è arrivato.
Le luci sulla Real Delizia sono accese: tocca a noi alimentare la
fiamma e difenderla dal buio in cui continueranno a volerla soffocare.
Ci piace riproporre questo video oggi, oggi che la Reggia di Carditello è tornata ad essere libera.
Ci piace pensare che le siamo rimasti a fianco, urlando quando c'era
bisogno di farlo e restando in silenzio quando le nostre parole non
erano necessarie perché bastava la sua bellezza a dire tutto.
Ci
piace ricordare la prima volta che l'abbiamo vista e accarezzare nei pensieri
il cielo di quel giorno, azzurro come gli occhi del suo custode.
Le aste sono finite, la Real Delizia è di nuovo un bene pubblico.
Nessuna iniziativa è stata inutile: le petizioni, le lettere al MiBAC,
la raccolta firma, i flash mob, le aperture straordinarie, le denunce
del degrado in televisione, gli incontri coi politici, i racconti
quotidiani degli stati d'animo della fattoria borbonica e l'attenzione
sempre vigile di tutti coloro che hanno scelto di circondarla con un
lunghissimo abbraccio di oltre due anni.
Oggi la Real Delizia respira di nuovo e comincia una nuova battaglia per tenerla in vita.
E' un dovere continuare a provarci, a crederci, a volerlo.
Lo dobbiamo a noi stessi e a chi, più di tutti, ha vegliato sul sonno
della Reggia regalandole ogni giorno un gesto d'amore e di eternità.
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