Ci piace girare l'invito del Ministro Massimo Bray a tutti i cittadini e le associazioni, che in questi anni si sono battute per Carditello, e riproporre questa immagine oggi che la Reggia di Carditello è tornata ad essere libera.
Ci piace pensare che le siamo rimasti accanto, urlando quando c'era bisogno di farlo e restando in silenzio quando le nostre parole non erano necessarie, perché bastava la sua bellezza a dire tutto.
Ci piace ricordare la prima volta che l'abbiamo vista e accarezzare nei pensieri il cielo di quel giorno, azzurro come gli occhi del suo custode.
Le aste sono finite, la Real Delizia è di nuovo un bene pubblico. Nessuna iniziativa è stata inutile: gli articoli dei giornalisti, la petizione, le lettere al MiBAC, la raccolta firme, i flash mob, le aperture straordinarie, le denunce del degrado in tv, l'incontro con il sotto-segretario arch. Cecchi a Roma, gli incontri coi politici, la delibera comunale di Cava de' Tirreni e l'adesione di tanti enti pubblici all'iniziativa "Carditello, patrimonio di tutti", i racconti quotidiani degli stati d'animo della fattoria borbonica e l'attenzione sempre vigile di tutti coloro che hanno scelto di circondarla con un lunghissimo abbraccio di oltre due anni.
Oggi la Real Delizia respira di nuovo e comincia un'altra battaglia per tenerla in vita. E' un dovere continuare a provarci, a crederci, a volerlo. Lo dobbiamo a noi stessi e a CHI, più di tutti, ha vegliato sul sonno della Reggia regalandole ogni giorno un gesto d'amore e di eternità.
La reggia è eterna come te, Tommaso.
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