22 DOUBLE TWO

lunedì 23 dicembre 2013

Pillole di 22: il Casino di Delizie ad Ischia


 -PILLOLE di 22-
15- CASINO DI DELIZIE AD ISCHIA

LO SAPEVATE CHE...?


L'edificio originario - divenuto poi il Casino di Delizie di Ischia - fu costruito nel 1735 dal protomedico di corte Francesco Bonocore, noto in ambito napoletano e di orgini ischitane: esso fu destinato alle vacanze della famiglia e ad ospiti di rango in visita sull'isola per le famose cure termali. [...] Morto il protomedico la proprietà fu ereditata dal nipote Crescenzo, alfiere del Corpo di Artiglieria, che per primo ospitò Ferdinando IV ad Ischia nell'agosto del 1783. Il re rimase talmente ben imprssionato dal luogo, dalla casa di Bonocore e dall'ospitalità, da tornarci l'anno dopo con Maria Carolina; affascinato dal Lago dei Bagni (l'attuale porto), dispose che il lago rientrasse tra i siti privati di pesca, per poi affittare anche il casino (1785-1786).
[...] E' stato possibile ricostruire la residenza che ospitò Ferdinando grazie a fonti scritte e iconografiche. La casa si componeva di varei sale a tema: effigi degli antichi filosofi, scene naturalistiche e drappi orientali. Vi erano poi la biblioteca, la galleria dei ritratti, oltre ad arredi di pregio, porcellane e argenteria. Altra testimonianza dell'interesse di Ferdinando per Ischia è la Veduta del lago di Ischia che il sovrano commissionò a Jakob Philipp Hackert per lo studiolo di Caserta; lo stesso soggetto fu poi ripreso in un disegno del 1826 di un autore ignoto. [..] Negli stessi anni Carlo Vanvitelli eseguì un progetto di riqualificazione di tutta la zona del Lago dei Bagni, che prevedeva la ricostruzione del casino e l'acquisto di terreni limitrofi per un grande parco: ciò dimostra le mire del sovrano sulle proprietà all'epoca dei Bonocore, e solo in fitto alla famiglia reale.
[...] Non è stato possibile stabilire la data precisa in cui le proprietà dei Bonocore passarono tra i possedimenti del re.
[...] Francesco I acquistò il casino Bonocore, individuato dal padre come residenza di delizia della Corona, Ferdinando II terminò i lavori al casino e fu il sostenitore di quelle scelte urbanistiche che modificarono gli assetti ormai storicizzati dell'isola. Fu il re, infatti, a disporre che si eseguissero i lavori di trasformazione del lago in porto. Egli in realtà non fece altro che perpetuare un comportamento ereditato dai suoi avi: come nel Settecento erano state ristrutturate o costruite ex novo vie di collegamento tra la capitale e i Siti Reali, Ferdinando migliorò il collegamento tra Napoli ed Ischia, sede dell'ultima residenza di pesca del re.

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