-PILLOLE DI 22-
20- REAL FAGIANERIA DI RESINA
LO SAPEVATE CHE...?
Pertinenza del Sito di
Portici era inoltre la
Real Fagianeria, che con il suo aspetto selvaggio garantiva,
grazie all’allevamento di fagiani e lepri abbondanza di prede sfruttate dal sovrano
per soddisfare la sua passione venatoria. Il carattere produttivo che contraddistingueva
anche tale Sito Reale era testimoniato dalla presenza di appezzamenti dedicati
alla coltivazione di fruttiferi, di pergolati e di spalliere realizzati
rispettivamente per la coltura della vite e di alcuni agrumi, nonché di settori
dedicati alla coltivazione degli aranci, dei gelsi e degli olivi.
Le vaste superfici a bosco
e la vicinanza del mare rendevano particolarmente piacevole la permanenza in tale
Sito, che oltre a rappresentare una splendida residenza per i regnanti, costituiva
anche un luogo ideale per la caccia e la pesca.
Di particolare rilievo si
dimostra anche la disposizione paesaggistica del Sito, concepito strutturalmente
lungo un asse ortogonale rispetto alla linea di costa; la
successione dei vari settori, disposti lungo il naturale declivio del territorio
vesuviano, culmina con il belvedere posto nel punto più alto della residenza
per permettere l’osservazione della città di Napoli,
del Vesuvio e del Golfo.
L’amenità del luogo è testimoniata anche dal fatto che nel ‘700 intorno al Parco della Reggia di Portici e lungo la strada che da San Giovanni a Teduccio giunge fin quasi ai confini di Torre Annunziata, furono realizzate ben 121 ville. Infatti, l’aristocrazia partenopea di quel periodo per il suo soggiorno estivo scelse questi luoghi meravigliosi ubicati tra le pendici del Vesuvio e il mare, con un clima mite e l’aria particolarmente salubre. È da sottolineare che le ville vesuviane, veri e propri capolavori settecenteschi ubicati nei territori dei Comuni di Napoli, San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano e Torre del Greco, contribuirono con la loro prestigiosa presenza a far chiamare “Il Miglio d’Oro” il tratto stradale che collega ancora oggi Resina a Torre del Greco.
L’amenità del luogo è testimoniata anche dal fatto che nel ‘700 intorno al Parco della Reggia di Portici e lungo la strada che da San Giovanni a Teduccio giunge fin quasi ai confini di Torre Annunziata, furono realizzate ben 121 ville. Infatti, l’aristocrazia partenopea di quel periodo per il suo soggiorno estivo scelse questi luoghi meravigliosi ubicati tra le pendici del Vesuvio e il mare, con un clima mite e l’aria particolarmente salubre. È da sottolineare che le ville vesuviane, veri e propri capolavori settecenteschi ubicati nei territori dei Comuni di Napoli, San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano e Torre del Greco, contribuirono con la loro prestigiosa presenza a far chiamare “Il Miglio d’Oro” il tratto stradale che collega ancora oggi Resina a Torre del Greco.
Pertinenza della reggia di Portici era, poi, la Real Fagianeria di Resina, che, cinta da muri, quasi priva di viali e di giardini, col suo aspetto selvaggio, garantiva abbondanza di preda grazie all'allevamento di fagiani e selvaggina (lepri).
Nessun commento:
Posta un commento