-PILLOLE di 22-
10- IL SITO REALE DI SAN LEUCIO:
LO SAPEVATE CHE...?
"San Leucio è uno dei siti più pregevoli destinati al
diporto de’ nostri sovrani […] per l’amenità del luogo, la salubrità dell’aria,
la vastità delle terre e quella singolare riunione di boscoso e coltivato.
L’etimologia del centro deriva da una piccola chiesa dedicata a S. Leucio, che verso il decimo secolo era stata edificata sulla sommità del piccolo casale. S. Leucio è considerato intercessore delle piogge, protettore degli infermi per mali di pleurisia. Nella chiesa venivano distribuiti pezzi di tegole benedette per applicarle ai pleuritici (in ricordo dei tegoli su cui era morto S. Leucio). Rimanevano pochi ruderi della chiesa quando la montagna passò ai Borbone.
[...] La prima destinazione di S. Leucio voluta da Carlo fu quella di legarla strettamente alla funzionalità della reggia, un semplice corredo del Sito di Caserta: in tal modo poteva divenire Riserva per Caccia, tanto più pregevole quanto più vicina al Palazzo; andava ad essere quasi il termine del vasto tenimento destinato a servire da corredo ed ornamento alla magnifica Reggia che già si fondava in Caserta.
L’etimologia del centro deriva da una piccola chiesa dedicata a S. Leucio, che verso il decimo secolo era stata edificata sulla sommità del piccolo casale. S. Leucio è considerato intercessore delle piogge, protettore degli infermi per mali di pleurisia. Nella chiesa venivano distribuiti pezzi di tegole benedette per applicarle ai pleuritici (in ricordo dei tegoli su cui era morto S. Leucio). Rimanevano pochi ruderi della chiesa quando la montagna passò ai Borbone.
[...] La prima destinazione di S. Leucio voluta da Carlo fu quella di legarla strettamente alla funzionalità della reggia, un semplice corredo del Sito di Caserta: in tal modo poteva divenire Riserva per Caccia, tanto più pregevole quanto più vicina al Palazzo; andava ad essere quasi il termine del vasto tenimento destinato a servire da corredo ed ornamento alla magnifica Reggia che già si fondava in Caserta.
Con
Ferdinando IV cambia completamente la funzione del Sito Reale. Il nuovo sovrano in
primo luogo, sulle orme del suo «Augusto genitore», continua ad acquistare comprensori
fondiari destinati ad ampliare l’indotto di S. Leucio. Poi l’accelerazione
nell’edificazione del Sito Reale con l’attribuzioni di nuove funzioni, di
qui l’utopia ferdinandea e la fondazione della colonia:
collega il Belvedere col boschetto di Caserta,
al fine di potervi accedere dall’interno; fa costruire lo stradone che dalla
cascata porta al Belvedere (opera terminata prima del 1780). Poi la nuova
identità del Sito Reale: la costruzione di una vera e propria fabbrica del re".
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