22 DOUBLE TWO

martedì 20 marzo 2012

San Tammaro (Ce) - Carditello: gli Orange al Mibac


Articolo di Prima Pagina Italiana

Prosegue senza sosta, l’attività degli Orange rEVOLution, in favore della Reggia di Carditello. Raffaella Forgione, presidente degli Orange, ci aggiorna circa il progetto denominato “Reggia di Carditello: patrimonio di tutti.”


A questo richiamo hanno, fino ad oggi, aderito ben otto comuni e, tra questi, si registra anche l’adesione del sindaco partenopeo Luigi de Magistris. Oltre Cava de’ Tirreni, che assume il ruolo di ente proponente e Napoli, gli altri comuni sono Barano d’Ischia, Battipaglia, Casalnuovo di Napoli, Castelnuovo Cilento, Parete, unico comune della provincia di Caserta, San Valentino Torio e Teggiano. L’impegno del gruppo, è finalizzato ad una riflessione generale sulle condizioni del patrimonio artistico e culturale di cui trabocca la Campania. Raffaella Forgione, spiega il perché di questa iniziativa: “E’importante che gli enti locali discutano sulla grave assenza di una politica culturale ed ambientale nel nostro Paese. La priorità è che la reggia borbonica di Carditello sia salvata.” Nell’odierna mattinata, il gruppo degli Orange partenopeo, affiancati da Marco Galdi, sindaco di Cava, incontrerà il sottosegretario alla cultura, Roberto Cecchi e l'onorevole Giuseppe Scalera, presidente della commissione cultura della Camera, per inoltrare la loro richiesta: “Chiediamo sia creato un percorso culturale e turistico che unisca i 22 siti borbonici campani. La nostra è una battaglia, in netto contrasto con il piano rifiuti della regione Campania. Dietro all'assenza di un'azione efficace per salvare Carditello, la regione Campania nasconde i suoi reali intenti, che sono quelli di trasformare la provincia di Caserta e la Campania tutta in un'enorme pattumiera.” Parole chiare, quelle della responsabile del gruppo, attivo in più ambiti. Dalle molteplici iniziative scaturite dal basso, non potranno che emergere risposte positive, si spera, per Carditello e per tutto il territorio.


Foto di Antonella Maiorano

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