22 DOUBLE TWO

venerdì 9 marzo 2012

Da Napoli a Carditello, gli Orange a Meinardi: "Puliamo noi la Reggia"

Da Interno18.it

Proposta inviata a mezzo fax al custode giudiziale Luigi Meinardi. Il gruppo napoletano non è nuovo in iniziative a tutela del territorio.





SAN TAMMARO - Il gruppo napoletano degli “Orange reEVOLution – cambiare sé stessi per cambiare il mondo”, offre il proprio contributo, al custode giudiziale della Reggia di Carditello. Con una lettera inviata a mezzo fax, all’avvocato Luigi Meinardi, l’associazione no profit, si propone di partecipare alla pulizia e alla manutenzione dell’area verde, interna ed esterna al complesso monumentale borbonico. Il gruppo partenopeo, non è nuovo a simili iniziative. Nello scorso anno infatti, si sono rimboccati le maniche ed hanno letteralmente fatto “piazza pulita” di rifiuti di ogni genere, in alcune tra le più importanti piazze napoletane. Gli Orange, grazie alla petizione internazionale a favore della Reggia di Carditello, lanciata sul web in ben quattro diverse lingue, in poco più di un mese, hanno superato il tetto delle 6mila firme. Un’azione di sensibilizzazione importante, che ha permesso di alzare il livello di attenzione, sulla strana storia che opprime il Real Sito di Carditello. Nella richiesta di partecipazione attiva inoltrata dagli Orange, scaturita dalle ultime esternazioni dell’avvocato Meinardi che, per ottenere un decespugliatore dal consorzio generale di bonifica, proprietario del bene borbonico, ha atteso circa dieci giorni, si legge: “Avendo appreso della difficoltà ad ottenere in un tempo congruo dal consorzio di Bonifica del Basso Volturno, un decespugliatore per il sito di Carditello, le comunico la nostra disponibilità a coadiuvare nella manutenzione dell’area verde, il volontario Tommaso Cestrone, designato dal comune di San Tammaro.” Ma la presidente del gruppo no profit, Raffaella Forgione va oltre, mettendo a disposizione del custode giudiziale, non solo numerose braccia a titolo rigorosamente gratuito, per l’opera di manutenzione, ma anche attrezzi di varia natura, già adoperati nelle operazioni di pulizie delle piazze cittadine partenopee. Non resta che aspettare la risposta dell’avvocato Luigi Meinardi, tenendo presente che, nella cinta interna della fattoria borbonica, l’accesso è inibito a causa della vicenda giudiziaria che grava sulla bistrattata Reggia che fu dei Borbone.

Interno 18, Laboratorio di Informazione

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