22 DOUBLE TWO

martedì 10 luglio 2012

Castel dell'Ovo, dal 5 al 22 luglio, diventa il tempio delle Amazzoni


Nel tempio delle Amazzoni. E seguirne il soffio. Entrare. Il pathos di un rito misterico, celebrazione dell’arcano e prodigioso spirito. La suadente seta di una veste, l’ondeggiare delle fluide chiome, le voci della volta celeste, del rutilante vulcano, della terra, dello specchio.
Un ritornello eternamente tronco e l’avvolgente spirale della chiave di violino Domina, tra oro e magenta, magnetica.



I turbini cromatici sollevano gli sguardi sul volto gravido di vita,
Amazzone,
stretta nella trama di un segreto, d’un’altra orbita,
alta sui gorghi vorticanti soffiati dall’onirico pennello.
Amazzone,
di carne tremante e di anima, custodisci, fiera, il tuo mistero e incidi in un rombo silenzioso la tua essenza iridescente.


Sacerdotesse, madri, guerriere, sorgenti, note, riflessi, vampe, impressioni. Sono le amazzoni di Rita Esposito, le sue baluginanti scintille, le intermittenze del suo cuore, le sue costellazioni di luce policroma. Epifanie di un’artista.
Non solo.
Le amazzoni sono anime di donna, sagome d’incenso, riverberi di fragilità e insieme di forza, d’ardore, di passione. Di Donna.
Per metà con un velo, a nascondere, ciascuna, il suo enigma,
Per metà l’ immanente corpo, di nuda e viva pelle, a svelare il senso profondo d’ogni cosa, la natura celata dietro ad ogni inganno.

Le sale delle Terrazze di Castel dell’Ovo, dal 5 al 22 luglio, diventano il tempio delle Amazzoni, sospeso tra la roccia e le onde di Partenope eppur immerso in una dimensione quasi eterea. Sacrale.
Nella prima sala sette custodi, lo sguardo impetuoso a penetrare lo spazio, pervadendo l’occhio dell’ospite esterrefatto.
E’ di meraviglia la sensazione iniziale.
Su una scacchiera imbevuta di spirito e divampante materia, l’amazzone all’ingresso imprigiona i sensi dell’osservatore e li affida, in un domino di sguardi, ad ognuna delle altre guerriere. Disarma il febbrile grido di colori sull’immobile esplosione dei volti e il seno sinistro sfoderato a confessare il coraggio, la fermezza.
Due rampe di scale conducono alla seconda sala. Quattro figure velate s’incuneano, abbaglianti, nella memoria del Tempo, sussurrando e tacendo il loro serico segreto. Sono un inno femmineo di fede e voluttà.
Accanto, solitaria e giunonica, nella terza sala, la maestosa Parthenope e il suo canto avvolgente, nelle forme armoniose, a travalicare la mente. Protettiva e dispersa nei suoi cerchi concentrici, libera e condannata dai suoi  caleidoscopici accenti, è la perfetta sintesi dell’odierna Amazone.

À rebours, la terza, la seconda, la prima sala, in un soffio d’emozione. Catarsi.
Non solo per essere guardate: le amazzoni sono fatte di suoni, di sapori, di sogni. Cariche di parole, per essere ascoltate, di intime rivelazioni per essere assaporate. E d’incanto, per essere immaginate, donne e chimere, imperfette e fiere.
Prima d’uscire l’improvviso richiamo purpureo da uno spicchio invisibile, Vedi alla voce: amore. E’ l’artista, coperta di fiamma che si stringe alle sue donne divine ed umane. Come lei.

[…] E tremi per i tuoi / incantesimi /che sono nelle tue mani
e tu hai un sogno / per ogni estate / un figlio per ogni pianto
un sospetto d’amore / per ogni capello /
ora sei donna / tutto un perdono / e così come vi abita
il pensiero divino / fiorirà in segreto / attorniato / dalla tua grazia.

Miriamalia di Costanzo 
(ORANGE reEVOLution - cambiare se stessi per cambiare il mondo!)




AMAZONE – mostra personale di pittura di Rita Esposito
Sale delle Terrazze di Castel del'Ovo, 5 - 22 luglio 2012
Orari della mostra: dal lunedì al sabato ore 9.00 - 19.00
Domenica e festivi: ore 9.00 - 13.30
Ingresso libero.


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