Gent.mo Ministro Massimo Bray,
ho appreso con grande soddisfazione dai giornali del suo interessamento
per la reggia di Caserta,
che versa in cattive condizioni di
conservazione, e per i nostri siti reali borbonici, poco conosciuti e
valorizzati.
Allora ancora di più mi stupisce e dispiace il
silenzio della Soprintendenza di Napoli, che ha autorizzato la nostra
associazione a realizzare la mostra in oggetto e che però non intende
concederci gratuitamente l'uso della Sala Dorica di Palazzo Reale di
Napoli, ma pretende che un'associazione non-profit come la nostra
sostenga non solo il costo dei pannelli fotografici e degli espositori,
ma addirittura il cosiddetto "conto terzi" ovvero il costo di vigilanza
effettuato dai custodi. Il preventivo
consistente in circa 15 mila euro mi è stato comunicato "a voce" e
neanche per iscritto da parte dello staff della Direzione, che peraltro
con mia grande sorpresa mi ha suggerito di rivolgermi alla Direzione
della reggia di Caserta, come se Palazzo Reale di Napoli, appunto uno
dei 22 siti reali borbonici, non fosse la sede idonea alla mostra. Con
grande determinazione e pazienza abbiamo effettuato una raccolta con
crowdfunding per realizzare i pannelli fotografici, e dobbiamo
ringraziare tanti cittadini che l'hanno sostenuta, ma non siamo in grado
di pagare il “conto terzi” nè sarebbe etico da parte nostra sottostare
ad un pagamento simile.
Mi sembra chiaro che in Italia non esistono
politiche culturali, ma quello che appare assurdo è che non si conceda
nemmeno una risposta a chi ama davvero la nostra città e la nostra
bellissima regione. Dunque Le chiediamo la concessione del patrocinio da
parte del MIBAC per questa mostra, che noi riteniamo importantissima e
che abbiamo chiesto di realizzare alla fine di ottobre 2012 al comune di
Napoli e poi in data 15 gennaio 2013 alla Soprintendenza.
Questa mostra
con connesso video-contest è soltanto il primo tassello di un lungo
percorso di valorizzazione di risorse architettoniche storico-artistiche
e paesaggistiche uniche al mondo, presenti in Campania, che noi
intendiamo intraprendere. E' nostra intenzione infatti proporre
l'istituzione di una Lista Unesco dei Siti Reali Borbonici, per vedere
salvaguardati e restaurati finalmente questi beni culturali di
straordinario valore.
Le chiediamo quella risposta positiva che ancora
attendiamo per la mostra, in considerazione del fatto che la nostra
lettera al Soprintendente del 23 aprile c.a. non ha ricevuto ad oggi
alcuna risposta.
Cordiali saluti.
Arch. ing. Raffaella Forgione
pres. associazione ORANGE reEVOLution – cambiare se stessi per cambiare il mondo!
E-mail xforgio@tin.it P.E.C. raffaella.forgione@archiworldp ec.it Tel.fax 081.0786966 cell. 339.1726653
ho appreso con grande soddisfazione dai giornali del suo interessamento per la reggia di Caserta,
che versa in cattive condizioni di conservazione, e per i nostri siti reali borbonici, poco conosciuti e valorizzati.
Allora ancora di più mi stupisce e dispiace il silenzio della Soprintendenza di Napoli, che ha autorizzato la nostra associazione a realizzare la mostra in oggetto e che però non intende concederci gratuitamente l'uso della Sala Dorica di Palazzo Reale di Napoli, ma pretende che un'associazione non-profit come la nostra sostenga non solo il costo dei pannelli fotografici e degli espositori, ma addirittura il cosiddetto "conto terzi" ovvero il costo di vigilanza effettuato dai custodi. Il preventivo consistente in circa 15 mila euro mi è stato comunicato "a voce" e neanche per iscritto da parte dello staff della Direzione, che peraltro con mia grande sorpresa mi ha suggerito di rivolgermi alla Direzione della reggia di Caserta, come se Palazzo Reale di Napoli, appunto uno dei 22 siti reali borbonici, non fosse la sede idonea alla mostra. Con grande determinazione e pazienza abbiamo effettuato una raccolta con crowdfunding per realizzare i pannelli fotografici, e dobbiamo ringraziare tanti cittadini che l'hanno sostenuta, ma non siamo in grado di pagare il “conto terzi” nè sarebbe etico da parte nostra sottostare ad un pagamento simile.
Mi sembra chiaro che in Italia non esistono politiche culturali, ma quello che appare assurdo è che non si conceda nemmeno una risposta a chi ama davvero la nostra città e la nostra bellissima regione. Dunque Le chiediamo la concessione del patrocinio da parte del MIBAC per questa mostra, che noi riteniamo importantissima e che abbiamo chiesto di realizzare alla fine di ottobre 2012 al comune di Napoli e poi in data 15 gennaio 2013 alla Soprintendenza.
Questa mostra con connesso video-contest è soltanto il primo tassello di un lungo percorso di valorizzazione di risorse architettoniche storico-artistiche e paesaggistiche uniche al mondo, presenti in Campania, che noi intendiamo intraprendere. E' nostra intenzione infatti proporre l'istituzione di una Lista Unesco dei Siti Reali Borbonici, per vedere salvaguardati e restaurati finalmente questi beni culturali di straordinario valore.
Le chiediamo quella risposta positiva che ancora attendiamo per la mostra, in considerazione del fatto che la nostra lettera al Soprintendente del 23 aprile c.a. non ha ricevuto ad oggi alcuna risposta.
Cordiali saluti.
Arch. ing. Raffaella Forgione
pres. associazione ORANGE reEVOLution – cambiare se stessi per cambiare il mondo!
E-mail xforgio@tin.it P.E.C. raffaella.forgione@archiworldp
Nessun commento:
Posta un commento