La nuova politica è partecipazione alla vita della città, movimento, azione, proposta, iniziativa, innovazione, e soprattutto ecologia e difesa dell'ambiente antropico e naturale. Il meraviglioso movimento Orange ha travolto la mia vita, l'ha cambiata, l'ha resa speciale, mi ha fatto conoscere nuovi amici, persone incredibili, meravigliose, uniche, che condividono con me un'idea, quella di cambiare se stessi per cambiare il mondo!
Esiste una nuova bellezza nell'essere napoletani, che sembra uscire da un libro di letteratura, e che vede tanti cittadini partecipare alla vita della città con spirito nuovo, con occhi di bambini felici. Eppure come in tutte le favole ci sono orchi: sta facendo capolino un nuovo modo di fare politica, che in realtà sa di vecchio, vecchissimo, direi decrepito.
Nel silenzio assordante di iniziative e proposte alcuni parvenu della politica s'immergono nella massa partecipante alle iniziative dei movimenti cittadini, per puntare in alto, vogliono a tutti i costi ottenere un posto al sole e scalpitano per le vicine elezioni nazionali.
Allora per mettersi in mostra s'inventano un nuovo ruolo, quello della critica a tutti i costi, della critica a prescindere, della critica perchè è segno di democrazia e di partecipazione. Ecco, la partecipazione è una parola del nuovo vocabolario della politica, che piace tanto, ma per partecipazione ormai s'intende tutto, anche fare una foto ad una buca in strada e poi aspettare i commenti sul web, tanto per fare un po' di rumore.
Non importa che non abbia alcuna utilità marginale, l'importante è riempire il vuoto d'idee e proposte in qualche modo, anzi in qualsiasi modo.
Quando poi i parvenu si organizzano insieme, tentano il salto della quaglia: creano ad hoc associazioni e movimenti, molti degli associati sono persone in buona fede, giustamente convinte che la critica sia il sale della democrazia, e molti altri sono soltanto opportunisti, che amano fare i lacchè ed entrare in un "giro politico".
Insomma è difficile oggi distinguere tra i veri attivisti, che organizzano iniziative e fanno proposte concrete, ed i finti "partecipanti" alla nuova politica, che in realtà stanno organizzando il proprio futuro elettorato. A me piacciono i fatti e credo che un modo semplice per distinguere sia proprio quello di guardare ai fatti.
Raffaella Forgione
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