22 DOUBLE TWO

lunedì 5 marzo 2012

Reggia di Carditello: Caserta dorme, l'urlo arriva da Napoli




Da Interno 18

Simbolico saluto degli 'Orange reEVOlution' al Real Sito borbonico: la loro petizione internazionale è arrivata a 6mila firme. Intanto dal Comune di Cava de' Tirreni pensano a San Tammaro. E Caserta, ripetiamo, dorme
.


SAN TAMMARO - Il gruppo no profit partenopeo degli ‘Orange rEVOlution’, approda a Carditello. Nella mattinata di sabato una delegazione degli Orange ha fatto visita al sito borbonico. Capitanati dall’architetto Raffaella Forgione, gli attivisti volontari, hanno voluto portare il loro simbolico saluto alla fattoria borbonica. Un’occasione di incontro con il territorio che ospita la casina di caccia ed un momento di confronto, circa la pianificazione delle future iniziative in favore della salvaguardia del complesso monumentale. Gli attivisti partenopei si sono fatti promotori di una straordinaria iniziativa che, per il successo ottenuto, ha spiazzato gli stessi organizzatori. La petizione internazionale, lanciata in ben quattro lingue, sta facendo, è il caso di dire, il giro del mondo. L’istanza di partecipazione popolare alla salvaguardia e alla tutela del bene borbonico ha raggiunto oramai le 6 mila firma e raccolta la partecipazione del comune di Cava de’ Tirreni che nel corso del prossimo consiglio comunale presenterà all’assise un Ordine del Giorno che avrà i lseguente oggetto: “Proposta al Consiglio Comunale di approvazione dell’OdG ‘La Reggia di Carditello’: patrimonio di tutti – così come emendato dalle Commissioni Consiliari I e III riunitesi in seduta congiunta – finalizzato alla conservazione del Real sito borbonico ‘Reggia di Carditello’ quale bene pubblico ed al suo inserimento, da parte dell’Unesco, nella lista dei Siti Italiani Patrimonio dell’Umanità”. Nel contempo, però, il gruppo di volontari continua ad esercitare la propria azione di sensibilizzazione sulla vicenda che, nel corso del tempo, ha messo in evidenza parecchi ‘nervi scoperti’.


Articolo di Nando Cimino del 5 marzo 2012.
Interno 18, Laboratorio di Informazione

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